I musei del Delta del Po Veneto: tra storia e cultura
Il Delta del Po Veneto, oltre a bellissima meta naturalistica, cela anni di storia intrisi di mistero e contornati da paesaggi lagunari che rendono questi luoghi uno spettacolo per gli occhi.
Durante la nostra avventura itinerante all’interno del cuore del Delta del Po Veneto non potrei non soffermarmi sulla sua storia antica e le sue radici, conservate nei musei del Delta sparsi in tutta la zona Veneta. Ognuno di loro nasconde una storia del territorio unica nel suo genere, portandovi alla scoperta di realtà davvero curiose.
Ecco alcuni di questi musei Veneti da non perdere nel Delta del Po.
Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo
Il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo rende omaggio al Polesine, chiamato anche Mesopotamia d’Italia perché situata tra i grandi fiumi Adige e Po.
Il percorso espositivo mostra innovazioni scenografiche uniche nel territorio, che compongono un percorso che attraversa cinque periodi storici dall’età del bronzo a Rinascimento. Questi periodi storici hanno visto un susseguirsi di scoperte archeologiche, etnografiche e culturali di questa straordinaria terra. All’interno del museo è possibile toccare con mano le ricostruzioni di ambienti domestici con capanne e utensili utilizzati dai nostri antenati nelle varie epoche storiche.
Il museo è situato nell’ex monastero degli Olivetani, e grazie alle particolarità del percorso garantisce una vera esperienza alla portata di grandi e piccini.
Centro turistico culturale di San Basilio
Il Centro Turistico Culturale di San Basilio, ad Ariano Polesine, accoglie alcuni reperti ritrovati durante gli scavi archeologici avvenuti in questa località.
I reperti esposti in tre vetrine conservano ceramiche di uso domestico, paleovenete e etrusche, lucerne per illuminazione notturna, aghi, spilloni in osso e alcune parti di un’antica villa romana a poche centinaia di metri dal centro di San Basilio.
L’Ocarina, Museo Laboratorio di Grillara
In località Grillara ad Ariano Polesine, si trova l’Ocarina Museo Laboratorio, una caratteristica fattoria didattica a conduzione familiare. Una passione che negli anni è diventata professione.
Dovete sapere che in passato l’argilla era utilizzata dai ragazzi del Delta per creare oggetti come giocattoli o strumenti musicali. Ed in questo laboratorio la passione prende vita. Da semplice laboratorio a museo, il quale colleziona oggetti nati dalla manipolazione dell’argilla conservati negli anni.
Inoltre, grazie a diversi finanziamenti, è stato possibile creare un percorso espositivo con la possibilità di partecipare a un vero e proprio laboratorio manuale per creare la propria ocarina d’argilla!
Museo della Corte di Ca’ Cappello
Il Museo della Corte di Ca’ Cappello, ospita, all’interno di un complesso seicentesco, la ricostruzione di alcuni degli ambienti tipici della vita contadina. Al piano terra è ricostruita una tipica osteria di campagna anni ‘50, mentre al piano superiore sono presenti le camere da letto e gli utensili di uso quotidiano. Alle pareti sono presenti pannelli che illustrano le attività che si svolgevano con gli utensili esposti nell’abitazione.
Un’atmosfera rustica che vi farà immergere nella vita contadina polesana.
Museo delle Api, Centro di Apicoltura di Ca’ Cappellino
Situato a pochi chilometri da Porto Viro, nella frazione di Ca’ Cappellino sorge il Centro di Apicoltura.
Al suo interno è possibile visitare una mostra/museo delle api e della lavorazione del miele, del polline, della pappa reale e della cera.
Dalla sala di smielatura alla vendita, un percorso all’interno del mondo dell’apicoltura per grandi e piccini, con la possibilità di partecipare a laboratori didattici per toccare con mano la lavorazione del miele.
Il delizioso miele prodotto dalle api di questa località prende il nome di “Miele del Parco del Delta del Po“.
Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin
Nell’ex impianto idrovoro di Ca’ Vendramin si trova il Museo Regionale della Bonifica. Questo museo illustra lo storico processo di bonifica attuato col prosciugamento delle paludi per mantenere equilibrio tra acqua e terra, consentendo così lo sviluppo del Delta.
Questo gigantesco impianto idrovoro costruito nel 1900′ fu tra i più grandi dell’epoca.
La sua funzione era quella di sollevare le acque di tutto il bacino superiore dell’isola di Ariano e immetterle nel canale Veneto, che a sua volta convogliata l’acqua alla foce del Po di Goro, attraverso un sistema di porte “vinciate” che faceva defluire in mare le acque. Forte di quattro pompe, l’idrovora svolse la sua funzione fino all’alluvione del Po di Goro nel 1957.
Ad oggi è possibile soltanto visitare questo affascinante gigante del Delta.
Museo Archeologico di Adria
La città di Adria un tempo era un importantissimo emporio che diede il nome al Mare Adriatico. Un tempo alternata a Rovigo come città capoluogo, vanta una storia tra influssi etruschi e gallici davvero senza paragoni.
Il suo Museo Archeologico Nazionale conserva reperti che raccontano l’antico splendore del porto Adriese e i reperti archeologici rinvenuti negli anni raccontano la storia di questa magnifica città.
Il museo nacque nel 1961 per offrire una casa alle collezioni di reperti archeologici della famiglia Bocchi. In seguito il patrimonio museale si estese accogliendo reperti di ogni epoca storica risalenti alla storia della città.
Vasi ittici a figure nere e rosse e diversi reperti che si riferiscono all’età degli etruschi. Queste sono alcuni dei ritrovamenti archeologici che il museo custodisce, risalenti al periodo in cui Adria era un fiordo porto frequentato da etnie diverse. La punta di diamante della selezione etrusca sono gli ori in una vasta gamma di gioielli, mentre gli eleganti vasi multicolori, bicchieri, coppe e tazze rappresentano invece l’epoca romana.
Il museo conserva anche la tomba della biga, un reperto davvero pittoresco. Costituito da due scheletri di cavalli di razza veneta appaiati e posti alla stanga di un carro, che fa supporre che si trattasse di un giovane guerriero appartenente ad una famiglia aristocratica di probabile origine celtica.
Il museo archeologico nazionale di Adria è una vera perla nel territorio adatto anche ai più piccini grazie ai laboratori didattici organizzati per le scuole.
Museo della Cattedrale di Adria
Il Museo della Cattedrale è un percorso museale avvolto da mistero e sacralità raggiungibile attraverso la cripta della cattedrale, un suggestivo spazio sotterraneo che conduce al museo.
Il museo conserva reperti di valore artistico, religioso e storico provenienti dalla biblioteca del Capitolo ed esposti a rotazione nelle sale del museo.
Le varie sale difatti accolgono le più significative espressioni dell’arte sacra che decorarono la cattedrale nel corso dei secoli. Strumenti liturgici, dipinti realizzati dei maestri del Rinascimento e reperti archeologici creano un’atmosfera sacra e solenne all’interno di questo museo sotterraneo.
L’integrazione di spazi multimediali hanno portato una ventata innovativa, ne è l’esempio “il muro del tempo”, uno schermo touch che dispone cronologicamente le immagini negli spazi adeguati del museo per una fruizione stimolante e coinvolgente del museo Adriese.
Al prossimo appuntamento settimanale!
Insomma il Delta del Po Veneto cela davvero mille iniziative museale diverse, tutte da scoprire!
Non perderti i prossimi articoli!
Ti aspettiamo settimana prossima con un altro articolo tutto padano, nel nostro magnifico Delta del Po.
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Un abbraccione, Camilla