ALLA SCOPERTA DI NEW YORK dal 18 al 23 aprile 2019
Nell’ultimo diario di viaggio di New York abbiamo detto che questa città lascia sempre qualche curiosità da soddisfare a chi la lascia, e ogni volta che ci andiamo si avverano queste parole.
Questa volta abbiamo deciso di vedere la città in occasione della Pasqua, un ottimo periodo per visitarla grazie alle temperature primaverili e grazie ai colori che si sprigionano lungo le strade in questo periodo!
E’ vero che la Pasqua non è la festa più sentita dai newyorkesi, ma come loro solito tutto va fatto in grande stile, quindi impossibile perdersi la Easter Bonnet Parade, questa parata risale al 1800, quando le ricche signore della città sfilavano lungo la Fifth Avenue uscite dalla messa mostrando i loro lussuosi abiti ma soprattutto gli stravaganti cappelli, che ancora oggi adornano le teste dei partecipanti alla parata con le forme più stravaganti!!
Un’altra cosa che non potevamo perderci è una messa Gospel, noi abbiamo deciso di seguirne una al Tempio di Tabernacle a Brooklin, punto di riferimento religioso sin dal 1847, il quale punto di forza è il coro che ha vinto ben sei Grammy Awards ed ha cantato per Barack Obama!
La messa Gospel è ricca di emozioni, tradizionale della chiesa cristiana afro-americana ci ha ammaliati con i suoi canti e con la vitalità che i fedeli vi mettono, come per l’energia dei sermoni, assolutamente diverse dalla compostezza a cui siamo abituati in Italia!!
Non sono di certo mancate le visite ai luoghi più classici: Times Square, uno dei simboli della città, e, per chi non lo sapesse anche uno dei simboli della fine della seconda guerra mondiale visto che è qui che è stata scattata la famosissima foto del marinaio che bacia la ragazza a fine guerra.
Poi il Rockfell Center, il complesso di 19 palazzi voluto dal magnate petrolifero John D.Rockefeller jr negli anni 30, la Cattedrale di San Patrizio, magica nel suo stile neogotico circondato da grattaceli, così che sembra un’isola antica in mezzo alla modernità della città!!
Ci siamo anche goduti un immancabile visita a Central Park, il polmone verde della metropoli dove ognuno può staccare dalla vita cittadina, correndo, facendo un giro in bici, in carrozza o a cavallo, oppure solo sedendosi da qualche parte a rillassarsi!
Un’altra tappa immancabile è stata Liberty Island con la Statua della libertà, realizzata da Frédérique Auguste Bartholdi e ispirata da una semplice frase di Edouard Laboulaye «Se un monumento deve sorgere negli Stati Uniti come un ricordo della loro indipendenza, devo credere che sia naturale realizzarlo con sforzi comuni – un lavoro comune delle nostre due nazioni: Francia e America»
Dopo Liberty Island abbiamo visitato Ellis Island, isola artificiale creata con i detriti degli scavi della metropolitana, e principale punto d’accoglienza degli immigrati del secolo scorso.
Abbiamo inoltre provato due esperienze culinarie, una cena “da cinema” al Bubba Gump Shrimp Company, il ristorante ispirato a Forrest Gump, categoricamente a base di gamberi e frutti di mare, e una al The View, l’unico ristorante girevole al mondo, situato al 48esimo piano dell’Hotel Marriot Marquis ci ha donato una vista a 360° su Manhattan.
Capita spesso di aver talmente cose da dire che non sai come farlo, e l’effetto che ci lascia New York è questo, non possiamo fare altro che tornarci per farci ispirare nuovamente dai suoi infiniti segreti!!
“C’è qualcosa nell’aria di New York che rende il sonno inutile.”
(Simone de Beauvoir)