Tel Aviv e Gerusalemme
Da cosa iniziare per un primo viaggio in Israele? Quali tappe scegliere? Quanti giorni servono? Come organizzare gli spostamenti da una città all’altra? Quanto tempo dedicare a ogni tappa?
Appena rientrata dal mio viaggio in Israele, ho voluto racchiudere in questo post i dettagli relativi a quello che è stato il mio itinerario.
Per questo mio primo viaggio in Israele ho voluto dedicarmi alle mete più conosciute del paese: Tel Aviv, Gerusalemme e il Mar Morto. Queste tre località presentano il grande vantaggio di essere a poca distanza l’una dall’altra. Ho pensato di dedicare 5 giorni in totale a questo mio primo assaggio di Israele, così suddivisi: 2 giorni a Tel Aviv, 2 giorni a Gerusalemme e 1 giorno sul Mar Morto. Gerusalemme potrebbe richiedere anche qualche giorno in più: ciò dipende da quante cose volete vedere all’interno della stessa giornata e se non volete tralasciare niente ma proprio niente.Tel Aviv è una città grande e moderna che ai miei occhi è sembrata un curioso mix tra una città di mare occidentale, una città araba e una Doha in espansione visto il gran numero di gru e grattacieli in costruzione. L’atmosfera che si respira è distesa e tranquilla, con un gran numero di bar e locali all’aperto, hotel di lusso affacciati su km e km di spiaggia. Qua e là fanno capolino le bianche architetture degli edifici in stile Bauhaus, molti dei quali si trovano concentrati nella zona di Rotschild Boulevard, una zona piacevole dove passeggiare e fare conoscenza con la città. Nel centro città ci sono dei pratici cartelli blu che indicano come raggiungere i punti più importanti della città. Io ho seguito le indicazioni per Allenby Street, su cui si affacciano tanti negozi e attività oltre alla Grande Sinagoga, e che conduce al Carmel Market, un mercato animato di gente del posto dove si vendono soprattutto frutta, verdura e spezie (ma anche ottimi spuntini per un pranzo al volo). Da Carmel Market bastano cinque minuti a piedi per arrivare sul mare: le spiagge più belle e animate, oltre che attrezzate con bar, ristoranti, bagni e spogliatoi si trovano nella parte settentrionale del centro, in direzione del Porto (se vi spingete fino al porto visitate il Ben Gurion Museum) e sono raggiungibili lungo la bellissima passeggiata della Herbert Samuel Esplanade. Se invece proseguite verso sud potete affiancare il Charles Clore Park e passeggiare lungo un altro bel lungomare che arriva fino a Jaffa, la parte più antica di Tel Aviv, che sovrasta il mare dall’alto di una collina.
Gerusalemme è sopra tutte la meta che assolutamente non può mancare in un viaggio in Israele. Città santa per tre religioni, trasuda fascino, storia e misticismo da ogni parete. Qualcuno cade vittima della “sindrome di Gerusalemme” e va incontro a esplosioni di sentimenti religiosi; per tutti – anche se atei – è impossibile non restarne affascinati. C’è molto da fare e vedere a Gerusalemme e la maggior parte di questo si trova concentrato nella Città Vecchia, racchiusa tra le antiche mura: il mio consiglio è quello di dedicare la prima giornata o mezza giornata a una “infarinatura” generale della città, concedendosi del tempo per avvicinarsi a essa con calma, per poi scendere in dettaglio nella visita. Quindi per prima cosa consiglio di dirigersi verso il Muro Occidentale, nella piazza più mistica di tutta la città vecchia (se volete raggiungerlo velocemente saltando bancarelle e venditori entrate dalla porta di Jaffa e girate tutto a destra, passando per l’insolito Quartiere Armeno ed entrate nella Cattedrale di S. Giacomo se la trovate aperta).Qui è obbligatorio prendersi del tempo per visitare con calma il Monte del Tempio, dove si trova la Cupola della Roccia, simbolo della città, e la Moschea Al-Aqsa (entrambe ahimè visitabili solo dall’esterno per i non musulmani). Tra i luoghi più sacri anche la Basilica del Santo Sepolcro, la chiesa più importante della cristianità, costruita nel luogo in cui trovò la morte Gesù.
Per il mio primo viaggio in Israele ho voluto inserire assolutamente una tappa anche sul Mar Morto (e ne sono stata entusiasta). Per chi è a Gerusalemme la località sul Mar Morto più comoda da raggiungere è la zona compresa tra Masada e Ein Gedi. Masada è famosa per le rovine della fortezza che si trovano in cima a una collina, dove gli ebrei resistettero eroicamente fino all’ultimo prima di essere conquistati dai romani nel 70 d.C. Si può scegliere di arrivare in cima seguendo dei sentieri da fare a piedi oppure prendendo la cabinovia (costo a/r 76 NIS). Dall’alto la vista spazia su una buona parte del Mar Morto. Ad Ein Gedi si trova una riserva naturale (è l’oasi naturale più grande di Israele) con due wadi, cioè dei canyon un tempo percorsi dall’acqua, con vegetazione e pozze d’acqua dove è possibile bagnarsi, un kibbutz, quello che resta di una spiaggia pubblica abbandonata e una spiaggia privata con spa. Ad Ein Gedi non ci sono hotel o strutture dove passare la notte; è comunque possibile visitarla e fare ritorno in giornata a Gerusalemme. Per questo mio primo viaggio ho saltato anche Betlemme e i territori palestinesi: il paese non è così piccolo come potrebbe sembrare, meglio lasciare qualcosa per la prossima volta!