UNA BIRRA A BERLINO – 10/10/2019
Un’altra levataccia per noi viaggiatori, che ancora una volta ci dirigiamo in una città europea per un’intensa ed emozionante giornata.
Partenza alle 4 del mattino con l’autobus, destinazione aeroporto!
Giusto il tempo di fare colazione per poi imbarcarci e atterrare alle 8.20 a Berlino, dove il nostro nuovo amico, nonché guida, Holger, ci attendeva, un tipo a primo impatto riservato e introverso, ma che in poco tempo si è rivelato un fantastico cicerone per la nostra giornata!
Siamo partiti dalla stazione centrale di Berlino per raggiungere la nostra prima tappa: il palazzo del governo tedesco, per poi passare a un’immancabile tappa di Berlino, il Reichstag, dove si trova la maestosa cupola di vetro che però è possibile visitare solo su prenotazione.
Holger, che è stato generoso di curiosità, ci ha mostrato come sulla facciata del Parlamento sia ancora possibile vedere i segni degli spari della seconda guerra mondiale, ed è da questi dettagli che si inizia a realizzare quanto, nonostante siano passati circa 70 anni dalla fine del conflitto, in questa città quegli eventi sono ancora vividi nei ricordi di persone, e palazzi.
A breve distanza abbiamo iniziato ad incontrare i primi segni del muro di Berlino, una linea di porfido che avanza fino a mostrarsi in tutta la sua tragicità una volta raggiunta “Bernauer Strasse”.
Siamo avanzati nella nostra visita fino alla porta di Brandeburgo, la cui vista non ci delude mai!
Dopo questa magnifica tappa non potevamo, e non si può, non passare dal Memoriale dell’Olocausto, progettato dall’architetto Peter Eisenman per commemorare le vittime della Shoah, per affermazione stessa dell’architetto quest’opera “non ha significato”, ognuno, attraversandola e ibero di darle il proprio significato.
Un’altra tappa importante ci attendeva dopo il Memoriale, il bunker dove A.Hitler si è rifugiato durante l’attacco alleato, e dove si è suicidato mentre l’Armata Rossa entrava in città.
Prima di pranzo ci siamo fermati alla modernissima Potsdamer Platz che ospita il Sony Center, opere di Renzo Piano, Arata Isozaki e Helmunt Jahn.
Attualmente la pizza è un vivo simbolo di Berlino, ma durante la guerra è stata vittima dei bombardamenti e successivamente di abbandono a causa del passaggio del Muro di Berlino.
Un’altra importante piazza che abbiamo avuto il piacere di visitare è stata Bebelplatz, dove nel 10 maggio 1933 i nazisti bruciarono migliaia di libri ritenuti “sovversivi” tra cui i libri di Karl Marx, Thomas Mann e Bertold Brecht
Uno dei primi ammonimenti verso gli oppositori del nazismo.
Dopo tutto questo camminare, la stanchezza ci ha colto, ma non impreparati!! Un pullman infatti ci ha accompagnato alla scoperta del resto della città: Alexanderplatz e East Side Gallery, una meravigliosa galleria d’arte a cielo aperto, dove decine di “writers” hanno impresso sui resti del muro di Berlino messaggi di pace e fratellanza tramite la loro arte.
La tappa finale del nostro viaggio è stata la “Chiesa della Memoria”, distrutta dai bombardamenti non venne mai ristrutturata, ma lasciata appositamente a monito per le generazioni future contro la guerra e i suoi orrori.
Che dire? Una giornata intensa, piena di emozioni forti, che penetrano nell’animo e portano a irflettere!