Zanzibar
Zanzibar, l’incantevole isola al largo della costa della Tanzania, rappresenta la meta ideale per una fuga dal lavoro e dallo stress, specialmente in inverno quando qui da noi il freddo inizia a farsi sentire sul serio. I mesi di dicembre, gennaio e febbraio infatti sono tra i più indicati per volare verso questo splendido angolo di Africa, in quanto garantiscono un clima secco e poco piovoso e regalano lunghe calde giornate di sole con serate fresche e ventilate.
Zanzibar è un vero paradiso naturale. Ho visto dei colori su quell’isola che non avevo visto in nessun altro posto del mondo.La prima volta che ci si trova di fronte a questo mare magnifico, non si può che restare senza fiato. Il veloce fluire delle maree regala dei veri e propri spettacoli di colori poiché il mare acquista infinite tonalità di blu che cambiano molto rapidamente. Le splendide spiagge bianche riescono a dare ancora più risalto all’oceano, rendendo il paesaggio una continua cartolina.Ma nonostante la bellezza la si possa trovare ovunque, e difficilmente ci si possa sbagliare nello scegliere un posto piuttosto di un altro sull’isola, è bene considerare che la piccola Zanzibar offre località marittime molto diverse tra di loro. Non posso farne una top perché sarebbe molto difficile e probabilmente anche sbagliato metterle in ordine di graduatoria. Credo infatti che ognuno debba cercare il suo posto speciale, quello che risponde in modo completo alle sue esigenze che possono essere molto differenti da un individuo ad un altro. Proverò quindi a descrivere le tre zone principali così che ognuno possa capire dove scegliere di soggiornare. Le principali località situate a nord dell’isola sono Nungwi e Kendwa. In generale, questa parte dell’isola, risente meno dell’andamento delle maree e proprio per questo rende praticabile la balneazione in ogni ora del giorno. A Nungwui le spiagge non sono immense e le rocce si alternano a suggestive spiagge di sabbia finissima. Kendwa, più piccola di Nungwi e con un centro abitato molto meno suggestivo, si affaccia su una delle spiagge più belle dell’isola. Colori incantevoli e possibilità di fare lunghe passeggiate lontano dal caos.
Maggiormente interessata dal fenomeno delle maree, la costa ad est, in particolare la località di Kiwengwa. Le spiagge sono molto ampie e la balneazione, sebbene un po’ più difficoltosa rispetto al nord, è quasi sempre praticabile. La costa sud è nota soprattutto per due località: Paje e Jambiani. Frequentata maggiormente da turisti zaino in spalla e dagli amanti del kite surf, questa parte di costa è fortemente toccata dal fenomeno delle maree che trasformano il paesaggio circostante con una rapidità impressionante. Questo gioco di maree regala però i colori più belli che io abbia visto in tutta l’isola.
Il primo must-do di questa lista di luoghi da vedere a Zanzibar non può che essere il The Rock, il ristorante sullo scoglio. In origine il The Rock era una semplice abitazione di Zanzibar collocata su una roccia in mezzo al mare, a pochi passi dalla spiaggia di Michanwi Pingwe, lungo la costa est dell’Isola.
Da alcuni anni vi è stato ricavato un ristorante dove oggi è possibile mangiare pesce freschissimo appena pescato. La location “in mezzo al mare” è assolutamente suggestiva. Da cartolina. Un viaggio a Zanzibar è un’esperienza incredibile, un’immersione nella natura più vera e selvaggia. Zanzibar è un’isola caratterizzata da una soffice sabbia bianchissima, dal fenomeno delle maree, dai tramonti tra i più belli mai visti, dai masai e da una cultura locale unica che renderanno il tuo viaggio assolutamente indimenticabile.